Le Comunità di accoglienza per disabili sono servizi residenziali di piccole dimensioni (max 10 posti per nucleo), fortemente integrati nel contesto urbano ed organizzati con l’obiettivo di riprodurre contesti di convivenza familiare, di garantire il supporto assistenziale ed educativo, oltre che le necessarie prestazioni di carattere sanitario.
Tali servizi residenziali hanno le seguenti finalità:
Esistono 3 tipologie di servizi residenziali per disabili, che si differenziano rispetto alla necessità di prestazioni socio-sanitarie.
L’Amministrazione Comunale sostiene le famiglie dei disabili inseriti presso i centri residenziali erogando interventi economici d’integrazione delle rette di ricovero. Tali integrazioni comunali sono disposte e calcolate secondo quanto in attuazione al vigente Regolamento per la concessione dei benefici e agevolazioni socio-assistenziali per famiglie e singoli cittadini.
Presso la Segreteria dei Servizi Sociali è possibile fissare un appuntamento con l'Assistente Sociale Area Disabili adulti.
L’Assistente Sociale richiede la documentazione necessaria per il progetto di inserimento:
Le Comunità di accoglienza residenziale, le Comunità Socio-Sanitarie e le Residenze Sanitarie Disabili sono funzionanti notte e giorno per 365 giorni l'anno.
Le CSS e le RSD beneficiano di una somma, la quota sanitaria, erogata dal Fondo Sanitario Nazionale, pertanto le famiglie e i Comuni (qualora si verifichi la necessita se la famiglia è in stato di bisogno), pagano esclusivamente la quota sociale.
Alle famiglie dei disabili viene richiesto di versare integralmente la pensione di invalidità civile (o altra pensione) e l’indennità di accompagnamento. Se il disabile dispone di redditi propri o risparmi sufficienti per il pagamento della retta, vi fa fronte con onere a suo totale carico. Qualora gli obbligati agli alimenti dispongano di un reddito sufficiente, viene richiesto di contribuire parzialmente al pagamento della retta.